Natale
è amore e solidarietà, è accogliere Gesù nei poveri!
Anche quest’anno, il nostro Istituto, da sempre impegnato a promuovere un’educazione alla solidarietà, attraverso iniziative concrete che contribuiscono a far maturare negli alunni il valore della condivisione come valore che abbraccia la vita, ha deciso di raccogliere degli alimenti per donarli alla Mensa dei Poveri del Centro S. Francesco.
Gli
alimenti che si potranno raccogliere sono: fagioli, piselli e ceci in barattolo,
acciughe, capperi, olio di semi.
E’ necessario vincere il freddo che tenta di
assiderare l’umanità intera e accendere il fuoco della solidarietà e Amore
per illuminare la notte dell’indifferenza. Certi della vostra sensibilità in
merito vi ringraziamo e vi auguriamo un Santo Natale di Gesù.
La diocesi di Salerno—Campagna-Acerno,
grazie ad un progetto che si sta concretizzando, potrà essere all’avanguardia
nel settore della solidarietà verso i più poveri, ovvero coloro che non hanno
nulla da mangiare quotidianamente. Nel quartiere Carmine sono iniziati i lavori
di esecuzione di un grande progetto, che porterà alla realizzazione di una
Mensa dei poveri attrezzata ad hoc. Per settembre 2003 sarà pronto il
refettorio della solidarietà con 58 posti a sedere, bagni per gli ospiti e per
i disabili, cucina a norma con servizi per il personale e una grande dispensa
per le derrate alimentari: questa in sintesi la struttura che dovrà sorgere nei
locali di proprietà dei Salesiani, presso l’istituto San Domenico Savio. Si
tratta in pratica di dare uno spazio consono e attrezzato alla già esistente
Mensa dei Poveri del Centro 5. Francesco. Creata e gestita da Mario Conte, sotto
l’egida della Caritas diocesana, la struttura è attualmente allocata in uno
scantinato di via Sabatini (nei pressi del teatro Verdi — tel. 089/ 225947).
Grazie al tenace impegno di Mario, i poveri e i barboni negli ultimi dieci anni
a Salerno hanno sempre trovato chi preparava loro un pasto caldo. Facendo
affidamento alla sua militanza quotidiana, all’aiuto dei volontari ed alle
risorse della Provvidenza, Conte non ha mai chiuso la mensa, nemmeno nei momenti
di maggiori difficoltà. Dalla prima sede di via Porto la mensa fu sfrattata, ma
il suo animatore non si perse d’animo e affittò i locali ove tuttora si trova
il Centro, sicuramente insufficienti per una realtà di solidarietà che già
fornisce oltre 40 pasti al giorno e spesso non può fornirli al tavolo, come
nello spirito originario. Nei nuovi spazi vicini a via Carmine, i poveri
potranno essere accolti meglio e con gli opportuni servizi. Straordinaria la
sinergia che si è venuta a creare per la nuova Mensa, di cui a breve
inizieranno i lavori: i Salesiani hanno concesso i locali in comodato alla
Caritas, il Centro di Volontariato 5. Francesco gestirà in concreto
l’erogazione dei pasti, i Rotary Club e la Croce Rossa hanno contribuito alla
raccolta di una parte dei fondi necessari ai lavori, l’ingegnere Antonio
Ferrara ha messo a gratuitamente a disposizione la propria professionalità per
realizzare il progetto ed ha risposto all’appello di solidarietà perfino la
ditta esecutrice dei lavori che, spese per i materiali a parte, non guadagnerà
nulla.
La
superficie totale della nuova mensa è di circa 150 mq e si articola in cinque
ambienti:
1)
L’atrio cui si accede dalla Via San Domenico Savio, ha una superficie netta di
20 mq ed attrezzato con armadi muniti di chiave, per la custodia, per la durata
del pasto, di borse e altri oggetti degli ospiti, nonché di panche per
l’eventuale attesa; l’atrio è in connessione diretta con i servizi igienici
e con la sala mensa.
2)
Servizi igienici: distinti per sesso e con una superficie di 17,50 mq si
articolano in due servizi per uomini ed uno per donne, entrambi dotati di
antibagno con lavabo.
3)
Sala mensa: con una superficie netta di circa 100 mq e capacità per 180 persone
in tre turni, è in diretto collegamento con l’atrio a mezzo di ampia porta
scorrevole; essa è più che sufficientemente illuminata e aerata a mezzo di
cinque ampie finestre con una superficie complessiva di circa 18 mq, pari ad 1/5
della superficie della sala. L’arredo è costituito da quattro tavoli a 10
posti e da tre a sei posti. Il banco di distribuzione, con carrelli porta
stoviglie e contenitori per vassoi vuoti e rifiuti, è posto quale elemento di
raccordo tra la sala mensa e la cucina.